Friday, January 25, 2008

"The three stories of Edgar and Anne", or otherwise said "Jappez, Rauques Quilles"

OR OTHERWISE SAID 1
“Ta sobre élégance cesse. Laide, hideuse!”
Dit Edgar haineux. Qu’impoli… ne… ce… ouaip….
Oh, les mimes y versent de beaux rogues oeufs!
Haine de mots me rata, ou ta crêpe?

Bu verre, s’échappèrent, OK. Maison:
Cette chaussette baille, se clôt sa cage…
Bu.Verse jus. Bu jus. Beurk! Haine jaune!
Ce fruit mou s’épand, odeur nage…

Et toc! Hisse, fort pâle, sueur dînant.
L’honte: aïe, me sema Anne! Que sommes faux et sots…
Seraient-ce tes dits? Bah, cet homme tôt me trie.
Est-ce tout? D’Hawaii ligne saute.

Haine tasse, s’en fiche. Sottises. Doute,
Sèche apéros. Qu’ils aillent aux flammes!
Came? Oui. Vilain trousse, en tôle gît. Faute d’
Anne. Peur bleue d’acide. Qu’aime!

Wah! nettoie, nettoie un trou, un trou!
Ce fort pulpe l’aide. Veine, ce n’est guère cinoque…
Ils lèvent des dés. Des nouilles y cèdent
Et veine: galons, fine bagues…

Amassent douces laines c’échappés rogues
Comme tout : mailles armes, habits, mi-chapeaux…
Yo! frappe, joue dés! Cailloux! Colliers!
Ais-je or? Te le dis. N’est-ce chaud?

Toit. Sobre. Il lit Kant (c’est, cela dit, tough)
- D’Edgar Hank immeuble innovait.
Bah, le mime y verse de beaux rogue oeufs…?
Et ne t’émeut. Marre à toutes crêpes.

OR OTHERWISE SAID 2:
Reviled by Edgar for her waning beauty, Anne ran away with a pancake-cooking mime. Edgar stayed alone in the unkempt flat, drinking expired orange juice that made him sick He flew to Hawaii in a desperate attempt to forget Anne, but got arrested for alcoholism, drug-addiction and petty criminality. In jail, he befriended a pulp (arrested for gambling) and they escaped together by digging a hole. They accumulated a small fortune cheating with dice, and returned home.
Sitting on the roof while an American friend renovated his flat, Edgar read philosophical texts and eventually came to terms with the failure of his marriage.

OR OTHERWISE SAID 3:
`Twas brillig, and the slithy toves
Did gyre and gimble in the wabe:
All mimsy were the borogoves,
And the mome raths outgrabe.

"Beware the Jabberwock, my son!
The jaws that bite, the claws that catch!
Beware the Jubjub bird, and shun
The frumious Bandersnatch!"

He took his vorpal sword in hand:
Long time the manxome foe he sought --
So rested he by the Tumtum tree,
And stood awhile in thought.

And, as in uffish thought he stood,
The Jabberwock, with eyes of flame,
Came whiffling through the tulgey wood,
And burbled as it came!

One, two! One, two! And through and througha
The vorpal blade went snicker-snack!
He left it dead, and with its head
He went galumphing back.

"And, has thou slain the Jabberwock?
Come to my arms, my beamish boy!
O frabjous day! Callooh! Callay!'
He chortled in his joy.

`Twas brillig, and the slithy toves
Did gyre and gimble in the wabe:
All mimsy were the borogoves,
And the mome raths outgrabe.

Wednesday, January 16, 2008

L'ora della Politica - Tra aspirine e pioggia...

Quanto pesa Mastella?

Di Pasquale Terracciano, Mercoledì 16 Gennaio 2008 alle 20:13


Mi sveglio tardi. Ho la febbre da tre giorni e da tre giorni non smette di piovere sui lungarni. Nel dormiveglia sento in casa brindisi di aspirine per le dimissioni di Mastella. Tutti hanno la febbre. Torno a dormire. Mi risveglio e scopro che è vero. L'Udeur campana decapitata. Quello che in Campania si sussurrava neanche tanto sottovoce sull'ingombrante ruolo nella sanità della Sandra Lonardo ha trovato forse conferma nelle indagini della magistratura. Lei si dichiara martire dei valori cattolici e accosta, con raccomandabile modestia, la sua vicenda a quella del papa; lui la dichiara "ostaggio" e considera insanabile il conflitto con la magistratura. "Frange estremiste" dice, e non si capisce se intenda la parte o il tutto. Tutto il Parlamento si leva a sua difesa.

La solidarietà a Mastella è un sentimento umano, ed è da fiera cavalleria bretone l'idea che la famiglia vada lasciata fuori dallo scontro, per quanto crudo esso sia. Sarebbe ammirevole, ma purtroppo non può essere così, per il semplice e banalissimo motivo che Sandra Lonardo è un politico ed un importante amministratore di una regione che per la sua cattiva amministrazione è sotto i riflettori del mondo (nonostante il fastidio di Napolitano). Perchè lo stesso Mastella è indagato, perché i vertici locali del suo partito sono indagati. Se può presentare tale vicenda come un attacco personale e familiare è perché il suo stesso partito si sviluppa secondo un modello personale e familiare.

Nella speranza che la situazione si risolva positivamente per la famiglia Mastella, l'opportunità delle sue dimissioni appare chiara; più discutibile la decisione di Prodi di non accettarle. Prodi condivide forse l'idea che vi sia in corso un attacco della magistratura? O pur non condividendolo reputa in questo momento Mastella capace di essere equilibrato nei confronti della situazione giudiziaria?
E' chiaro in realtà che la paura di Prodi e del centrosinistra è che le dimissioni di Mastella si accompagnino allo sfaldamento della maggioranza e forse alla rottura delle sottili tele che si stanno tessendo per la ricostruzione di alcune regole comuni condivise. Motivi alti, motivi importanti. Ma nonostante questo, sufficienti? Sufficienti per avallare un livello di scontro così alto nei confronti della magistratura? Sufficienti per far apparire nuovamente, nei giorni in cui non si è ancora spenta l'emergenza rifiuti, il volto accondiscendente dello Stato nei confronti dell'amministrazione campana? Sufficienti per mettere a rischio la credibilità della politica italiana? E' facile profezia immaginare che l'ondata di simpatia per Grillo, il malessere verso la politica partitica verrà potentemente amplificata dalla visione dell'intero emiciclo parlamentare, con la concordia anche delle forze antisistema, che omaggia Mastella mentre attacca la magistratura che indaga su lui e la moglie; ancor più facile è prevedere quanto senso civico e rispetto per lo Stato avranno lasciato in eredità alla Camapania le due consecutive mancate dimissioni di Bassolino e della Lonardo.

C'è un solo aspetto positivo: alle prossime elezioni il centro sinistra dovrà fare campagna elettorale vera, perché ha ormai del tutto svuotato di significato il moralismo antiberlusconiano.

Tuesday, January 01, 2008

Venice - City of Haunting Dreams

“So, o’er the lagoon
We glided; and from that funeral bark
I learned, and saw the city, and cold mark
How from their many isles, in evening’s gleam,
Its temples and its places did seem
Like fabrics of enchantment piled to heaven.” (Percy Bysshe Shelly)

To many, Venice is quite simply the most beautiful city in the world. At first sight, it appears like a dream - its breathtaking architecture and almost overwhelming weight of centuries challenging us to question the pace and purpose of our modern lives.
It is a city of many contradiction - something grand but faded, magical yet ghostly, beautiful but with dark, sinister undercurrent running through its canals and a pervasive sense that a second spectral city exists beneath the façade of everything you see. Sense too the silence and churches, feel the aura of the once mighty Venetian Empire and the decadence of its fall from grace.
Step away from the Grand Canal, let the gaudy masks and plastic souvenirs fade into the background and enter this ghostly world. See the ‘Bridge of Sighs’ as it must have seemed to the friends of prisoners marched along it, San Michele Cemetery, ‘The Island of the Dead’, with its barred and locked door set low on the water-line, the peeling walls of a once proud palazzo, the mossy steps of a canal-side residence, a gilded funeral gondola, a solitary cloaked figure walking home from carnival, St Mark’s Square in winter, wreathed in white as mist sweeps in from the sea...