Wednesday, June 07, 2006

L'avo

Viveva in India un bravo contadino
zappando i campi sotto un sole infame.
Occhi color del tè, pelle di rame
sudata ed odorosa di cumino.
Menava un’esistenza di letame,
d’insulti e bastonate, poverino,
dal giorno (al grande sdegno del bramino)
che prese a mangiar mucche e non salame.

Un giorno disse : «Non ne posso più!»
Così, senza curarsi del periglio,
fa le valigie e parte su un naviglio
lontano dalla terra di Vishnù.
Aveva navigato qualche miglio,
quand’ecco che la barca cola giù.
Periron tutti, tranne l’ex-indù,
che a un ramoscello avea trovato appiglio.

Con il furor d’un branco di cavalli,
lo trascinano l’onde per il mar,
per poi deporlo infine (Allah Akhbar!)
su una spiaggetta dai riflessi gialli.
In fondo, ha fatto proprio un buon affar:
cantano tra le palme i pappagalli,
nell’acqua chiara brillano coralli…
Altro che le risaie del Chhattisgarh !

Ma ciò che avviva nel suo cuor la brace,
son tutte quelle femmine avvenenti
color cacao e candide di denti,
dal corpo stuzzichevole e procace.
Lo circondano tutte, saran venti…
E questa situazion tanto gli piace,
che esclama (contemplando da rapace
le tette sode e i bei culoni aulenti):

«Saprò, vedrete, rendermi gradito:
difatti, da buon indo-mussulmano,
oltre alle sacre sure del Corano
conosco il Kama Sutra a menadito!»
Già più non sa dove palpar con mano,
dove premer le labbra o ficcar dito…
Decide di restare in questo sito
ad impregnare donne a tutto spiano.

E da quel giorno più non si riposa.
Tutto gli riesce come per incanto:
l’aman le mogli, i figli gli dan vanto,
la sua famiglia è ricca e prosperosa…
Qualche parola, per finire il canto,
sulla sua discendenza numerosa :
fan prova di talento in ogni cosa,
son buoni mussulmani, e tromban tanto.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Ah ah!!!E questo che faceva l'avo,quel brav'uomo???
Mannaggia a te!!!!
Baci baci,Mari

10:42 PM  

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